Raffaele Mazzanti, un uomo giusto
L'ho conosciuto nel 2002 quando il “Credito Cooperativo Provincia di Ravenna”, banca dove io lavoravo occupandomi di Soci e relazione esterne, avviò un percorso di collaborazione con il “Credito Cooperativo Imolese”, che portò alla nascita della “BCC ravennate e imolese”.
La banca imolese era erede di quella “mitica” Cassa Rurale ed Artigiana di Sassoleone, costituita alla fine degli anni settanta del secolo scorso, da un pugno di uomini audaci e coraggiosi nella frazione del Circondario di Imola più lontana dal capoluogo e dal suo territorio (nel quale era comunque insediata a tutto tondo), quando l'allora Credito Romagnolo chiuse la propria filiale nella frazione collinare.
Nadir Mazzanti, suo padre, ne era stato il primo Presidente, in un esperimento che precorse i tempi di quarant'anni, in un impegno comune di tutti i cittadini: bianchi, rossi e verdi, cosa allora decisamente particolare e che invece oggi vede le cooperative di credito come normali strumenti delle comunità locali.
Passando casa per casa, i promotori convinsero i cittadini e si trovarono ben 300 possibili soci che sottoscrissero 250 mila lire a testa per accumulare gli 80 milioni necessari per poter avere gli elementi principali sui quali poteva potenzialmente nascere una Cassa Rurale. Uno dei dirigenti era Amilcare Renzi, oggi Segretario Regionale di Confartigianato Emilia Romagna, che ne diventerà Presidente dopo Nadir Mazzanti, avendo accanto a sé Raffaele nelle vesti di Vice Presidente.
Ad inaugurare la nuova Banca nel 1980, Giovanni Dalle Fabbriche - per valorizzare il lavoro di quelli che potremmo definire davvero “probi pionieri” - si adoperò per portare il Ministro del Tesoro, on. Pandolfi, al taglio del nastro della tanto attesa “Cassa Rurale ed Artigiana di Sassoleone”.
Alla Convention aziendale a Firenze nel 2002, pochi giorni prima dell'avvio ufficiale della fusione tra le due BCC, Raffaele Mazzanti svolse l'intervento più empatico tra tutti, raccogliendo il sorriso da parte di tutti i presenti, per la sua simpatia, cordialità, ma anche con la capacità - con poche semplici parole - di andare al nocciolo delle questioni.
Nel tempo io sono andato in pensione dalla BCC e Raffaele è uscito dal CDA della banca, assumendo importanti incarichi a Imola in Legacoop e nella Fondazione Cassa di Risparmio, ma ogni tanto ci siamo sentiti ed era sempre un piacere scambiare qualche impressioni sulle vicende della società, davanti a un caffè o a un aperitivo.
Buon viaggio Raffaele!
Tiziano Conti