Un supporto gratuito per le famiglie alle prese con la genitorialità
Con i centri per le famiglie che gestisce a Rimini e nei comuni della Valmarecchia la cooperativa Il Millepiedi dà supporto a circa 12mila persone all'anno per affrontare la vita familiare. “I centri per le famiglie sono un servizio che esiste da 30 anni e che la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione delle comunità gratuitamente - spiega Elena Nati, direttrice Area famiglia tutela e protezione sociale Il Millepiedi -. La nostra cooperativa li gestisce per conto della Regione da diverso tempo, nel comune di Rimini da ben 25 anni in forma diretta, in altri comuni in associazione temporanea di impresa con altre aziende del territorio”.
Qual è l'obiettivo di questi servizi?
“Aiutare i genitori ad affrontare la genitorialità, dal momento della nascita dei figli fino alla loro adolescenza. Nel perseguire questo obiettivo offriamo prestazioni diverse divise in tre aree: informazione, con lo sportello e il sito internet Informafamiglie.it che informano sui servizi e le opportunità del territorio a disposizione delle famiglie; consulenza, con educatori e psicologi specializzati che affrontano varie tematiche, dall'attesa all'arrivo dei figli, dalla loro crescita alla consulenza specifica per le coppie; infine, la terza area è dedicata allo sviluppo di comunità, dove ci si occupa di seguire le famiglie nei percorsi di adozione e affidamento”.
Tra la consulenza che offrite c'è anche la mediazione familiare?
“Sì, esatto. I nostri psicologi sono a disposizione per aiutare le coppie a gestire al meglio la separazione e far vivere questo passaggio nella maniera più serena possibile ai figli. Ci vengono anche richieste consulenze nel momento di costruzione di nuove famiglie, quando un genitore separato con figli si prepara a costruire un nuovo nucleo familiare”.
E per i neo genitori che servizi ci sono a disposizione?
“Per i neo genitori ci sono tante possibilità. Negli ultimi anni ci stiamo proprio concentrando sui servizi dedicati ai primi 1000 giorni di vita dei bambini. Ci tengo a precisare che i nostri servizi non hanno l'obiettivo di lavorare con patologie o fornire consulenza socio-sanitaria, noi ci limitiamo all'affiancamento e all'aiuto nella prevenzione di eventuali difficoltà. Diversi studi dimostrano che prima si parte a lavorare sulla genitorialità e a sostenerla e più si è efficaci nei percorsi di crescita dei bambini e degli adolescenti. Da un paio di anni abbiamo attivato anche l'home visiting, con cui inviamo un educatore a casa delle famiglie con bambini dagli zero ai tre anni. Anche qui si parla solo di tematiche educative, su come gestire al meglio i rapporti familiari e accompagnare le neo mamme e i neo papà in questa nuova avventura”.
Vi occupate dei centri per le famiglie da tanti anni, avete notato un cambiamento nel tipo di persone che si rivolgono a voi?
“Rispetto a 10 anni fa quando le richieste per informazioni o per la consulenza arrivava solo dalle mamme, oggi riscontriamo un forte interesse anche da parte dei papà. Sono molto più partecipi e interessati. Un altro elemento da segnalare è che è aumentata molto la richiesta di mediazione familiare e di consulenza per aiutare i bambini e i ragazzi nell'affrontare le separazioni dei genitori. Questo per noi è un indice di una maggiore attenzione verso i propri figli da parte dei genitori”.
Quante persone della cooperativa lavorano ai centri per le famiglie?
“Abbiamo un team di 20 operatrici dislocate nei diversi centri dove siamo presenti. Sono tutte psicologhe ed educatrici specializzate sulle tematiche che affrontiamo. Poi ci avvaliamo della consulenza di esperti esterni, soprattutto quando organizziamo incontri pubblici dedicati a tematiche specifiche”.