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UE, Gardini (Confcooperative) 'Con PAC ideologica a rischio il 60% della produzione agricola europea'


UE, Gardini (Confcooperative)
Cooperative in prima linea sulla sostenibilità: investiti 1,9 miliardi di euro solo lo scorso anno

«Solo lo scorso anno le nostre cooperative hanno investito 1,9 miliardi di euro in sostenibilità. I produttori agricoli e la cooperazione agroalimentare sono impegnati da decenni in progetti di agricoltura finalizzati a ridurre l'utilizzo di acqua e di chimica. Un divieto indiscriminato di tutte le molecole avrebbe conseguenze devastanti per la produttività, per la transizione ecologica e per la sicurezza alimentare dei consumatori». Così Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative intervenendo al FruitLogistica di Berlino al workshop “Agricoltura 2030: cooperare per crescere”.

«A fronte di un crollo produttivo dell'agroalimentare europeo che stimiamo tra il 50 e il 60%, per cereali, frutta e ortaggi, le nostre tavole sarebbero invase da derrate agricole prodotte in paesi dove le normative sono molto più blande o addirittura inesistenti. È vitale conciliare la sostenibilità ambientale con la produzione. La PAC assume un ruolo cruciale. Occorre semplificare la burocrazia, promuovere la reciprocità degli standard con gli altri paesi e assicurare trasparenza ai consumatori».

«La sostenibilità si raggiunge con innovazione, equilibrio e dialogo con gli agricoltori, non con misure punitive determinate da interventi ideologici. Perfino il biologico che utilizza sostanze approvate come rame e zolfo subirebbe dal divieto totale un collasso dell'80% delle aziende. Lo abbiamo già fatto incontrando oltre 35 europarlamentari a Bruxelles la scorsa settimana, ma lo chiediamo qui da Berlino alla Commissione Europea di promuovere la ricerca, finanziare l'adozione di tecnologie digitali; rafforzare l'IPM attraverso formazione e incentivi per gli agricoltori; mantenere un approccio scientifico e soprattutto proteggere il mercato UE da importazioni con standard inferiori, allineando gli accordi commerciali ai principi del Farm to Fork» conclude Gardini.


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