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Anno difficile per l'agricoltura, ma il Consorzio Agrario di Ravenna prosegue le attività


Anno difficile per l
L'annata 2020 è stata piena di sfide per il Consorzio agrario di Ravenna che, nonostante il lockdown e la situazione climatica avversa, ha continuato a fornire servizi di supporto agricolo e ricerca.
Le sfide degli ultimi mesi
Nella prima parte dell'anno la produzione agricola è stata messa a grave rischio da una serie di gelate, che hanno danneggiato gravemente le colture da frutto (in particolare albicocche, pesche-nettarine e susine). Col proseguire della stagione, poi, la carenza di precipitazioni ha creato una situazione di siccità che ha ulteriormente preoccupato gli agricoltori per quel che riguarda le colture a ciclo annuale come il frumento e le colture estensive e orticole a ciclo primaverile. La prima parte dell'annata, per il Consorzio, coincide con l'inizio dei progetti di ricerca. Quest'anno i progetti avviati, già descritti dal tecnico del Consorzio Luca Fagioli nel numero di marzo di In Piazza, hanno subìto gravi rallentamenti per via del minore stanziamento di risorse dovuto alle restrizioni della fase due. Già durante la fase uno, inoltre, la presenza di addetti sul campo era ridotta per rispettare le norme di distanziamento necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori, e questa situazione ha generato alcune difficoltà nella gestione operativa delle attività sperimentali.

La situazione attuale
La fase tre ha coinciso con la stagione della trebbiatura del grano. Nonostante l'andamento climatico non particolarmente favorevole alla coltura del frumento, il raccolto supera le aspettative, sia in termini di resa che qualità. “Per quanto riguarda il bilancio fitoiatrico del primo semestre 2020 - spiega Fagioli - , si è assistito in generale a uno scarso sviluppo delle patologie per effetto della carenza di precipitazioni. Uniche eccezioni sono rappresentate dalla maculatura del pero (in particolare nella cultivar Abate), dal colpo di fuoco batterico delle pomacee e dalla batteriosi della cipolla. L'andamento stagionale mite dei mesi invernali e siccitoso dei mesi primaverili ha poi favorito gli insetti fitofagi, come gli afidi, che infestano numerose colture frutticole, orticole ed estensive, anche per la ridotta disponibilità di prodotti fitosanitari autorizzati. Altro insetto parassita favorito dal contesto climatico corrente è rappresentato dalla cimice asiatica, che già da qualche anno rappresenta un'emergenza per numerose colture in buona parte del territorio nazionale. Quest'anno - continua - il Centro di Saggio del Consorzio Agrario è molto impegnato nello studio di questo temibile parassita, attraverso varie attività che vanno dal monitoraggio alla valutazione di nuove soluzioni di contenimento insetticida, fino alla sperimentazione di nuove tecniche di controllo. Molta attesa viene poi riposta nel controllo biologico tramite parassitoidi (la cosiddetta vespa samurai), che sono oggetto di lanci inoculativi realizzati in queste settimane dal Servizio Fitosanitario in tutto il territorio regionale”.

Cosa può fare il Consorzio agrario di Ravenna
L'obiettivo del Consorzio è sempre quello di ricercare soluzioni agronomiche utili per aumentare la resilienza delle colture agrarie, con la collaborazione delle istituzioni scientifiche e dei centri di sperimentazione, per la condivisione dei risultati e l'ottimizzazione delle risorse disponibili. Diverse le attività sperimentali attualmente in essere: dalla ricerca di nuove tecniche di gestione del suolo (nuove attrezzature meccaniche per la lavorazione del terreno, scelta di inerbimenti controllati favorevoli allo sviluppo degli ausiliari e alla riduzione del potenziale di inoculo delle avversità fungine), ai campi di valutazione varietale (in particolare per frumento, mais e sorgo), fino ai test con prodotti di origine naturale a basso impatto ambientale che svolgano attività biostimolante, favorendo l'adattamento delle colture agrarie agli stress di natura abiotica (freddo, siccità) e biotica (patogeni e parassiti). Non va dimenticata infine la preziosa attività di assistenza tecnica svolta dall'equipe dei tecnici agronomi del Consorzio, che ha l'obiettivo di ottimizzare l'utilizzo di prodotti fitosanitari e fertilizzanti per le colture agrarie di soci e clienti, coadiuvati dalla rete di monitoraggio agro fenologico realizzata da Idrologica nel territorio di competenza del Consorzio Agrario di Ravenna.

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