Cooperative italiane a Bruxelles: sostenibilità, credito e welfare al centro del dibattito

Una delegazione romagnola ha preso parte alla due giorni a Bruxelles organizzata da Confcooperative per un confronto con gli europarlamentari sui temi prioritari per il sistema cooperativo.
C'erano infatti Mauro Neri, presidente di Confcooperative Romagna, e Roberto Savini, vicepresidente, tra i cooperatori e le cooperatrici presenti all'incontro di approfondimento che ha coinvolto numerosi rappresentanti cooperativi provenienti da tutta Italia e 35 europarlamentari italiani, tra cui Antonella Sberna vicepresidente Parlamento Europeo; Irene Tinagli copresidente intergruppo; Francesco Torselli, Stefano Bonaccini, Massimiliano Salini, Gaetano Pedullà e Raffaele Stancanelli.
Tanti i temi discussi: agroalimentare, pesca e credito devono affrontare sfide importanti legate alla sostenibilità, alla semplificazione normativa e alla competitività e il sistema cooperativo sottolinea l'importanza di un approccio integrato e sensibile allo sviluppo territoriale.
Nella relazione presentata Confcooperative ha anche sottolineato l'importanza di una gestione sostenibile delle risorse pubbliche: “Gli appalti pubblici comunitari - ha detto il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini - rappresentano il 14% del PIL UE e rappresentano un'opportunità di crescita per le imprese locali. È cruciale adottare criteri di selezione che privilegino innovazione e qualità, non solo il risparmio”.
Rispetto al welfare “Gli Stati membri dovrebbero investire il 2,5% del PIL per garantire servizi adeguati nelle politiche sociali. Confcooperative promuove un modello sanitario territoriale, con un ruolo centrale della cooperazione sociale nella gestione dei servizi di assistenza primaria. È necessario - ha spiegato Gardini - che l'Europa incentivi la formazione di personale sanitario. Nella transizione energetica, abbiamo rimarcato una delle nuove frontiere del mutualismo le comunità energetiche (CER) che promuovono un modello sostenibile di consumo”.