Green carpet a Modigliana, una sfilata di abiti usati per promuovere l'inclusività
Una sfilata di moda di seconda mano che coinvolgerà la comunità di Modigliana, in particolar modo i giovani, promuovendo la sostenibilità, il consumo consapevole e l'inclusione: è il progetto Green carpet, realizzato dalla cooperativa sociale Kara Bobowski in collaborazione con l'associazione Gad (Genitori e amici dei disabili) di Modigliana. L'evento è in programma nel tardo pomeriggio di giovedì 6 giugno a Modigliana, presso la sede del centro parrocchiale adiacente la cattedrale di Santo Stefano.
Il progetto vede la collaborazione dell'Istituto comprensivo Silvestro Lega: verranno coinvolte nelle attività le classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado dei plessi di Modigliana e Tredozio, coordinati da due insegnanti referenti.
“Con Green carpet intendiamo sensibilizzare la comunità sul tema della moda sostenibile e inclusiva - spiega Simona Carloni, responsabile della comunicazione di Kara Bobowski -, ma anche promuovere la partecipazione dei giovani e valorizzare i loro talenti. Inoltre celebreremo la diversità come sinonimo di unicità e autenticità di ogni persona, in antitesi a canoni di bellezza stereotipati”.
Gli studenti coinvolti nel progetto saranno suddivisi in gruppi di lavoro che si occuperanno di specifiche attività, tutte connesse alla buona riuscita dell'evento: indosseranno gli abiti, realizzeranno trucco e acconciature, presenteranno la sfilata, sceglieranno la musica, gestiranno logistica e allestimenti, scatteranno foto e gireranno video.
A fornire gli abiti sarà Re-Fashion, il mercatino di abbigliamento e accessori di seconda mano che da alcuni anni è gestito da due volontarie di Gad, a Modigliana, con il duplice obiettivo di dare una seconda vita a capi ancora in buono stato e offrire un servizio a persone con fragilità socio-economiche.
“In qualità di indossatori, saranno coinvolti anche alcuni ospiti del centro socio-riabilitativo diurno e residenziale La Libellula e del centro socio-occupazionale La Coccinella - aggiunge Carloni -, e quattro giovani volontari con disabilità polacchi e lituani, accolti nell'ambito del programma Corpo Europeo di Solidarietà”.