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L'educazione alla musica come traino per una società inclusiva


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Il presidente della cooperativa Romagna Musica, Luigi Pretolani, racconta il bando Le Città della Musica e l'approccio peculiare al sistema cultura: “Lavoriamo perché le idee culturali possano essere sostenibili”

Una Fondazione, nove scuole di musica in rete tra loro e un “regista” capace di intercettare bisogni, trasformarli in progetti e portarne i risultati in un territorio che copre cinque province della nostra regione. Il progetto Le Città della Musica, arrivato primo in graduatoria anche nel 2023 in un bando promosso dal Fse Plus, promuove percorsi di formazione alla cultura musicale in tutti gli istituti di ogni ordine e grado, proponendo - dal mese di marzo - l'attivazione di decine di corsi di propedeutica, coro, musica d'insieme, orchestra e musicoterapia.

Il progetto è nato sotto il coordinamento della Fondazione Angelo Masini di Forlì, riunisce nove scuole di musica e ha una diffusione territoriale sulle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Reggio Emilia e Parma.

Factotum della creazione della rete delle scuole e della gestione organizzativa e amministrativa del progetto fin dalla sua nascita è Luigi Pretolani, operatore culturale molto attivo nel territorio nonché presidente della cooperativa Romagna Musica.

“La musica è un linguaggio universale a disposizione di chiunque e che ha la capacità di far crescere, soprattutto se rivolta alle giovani generazioni - racconta Pretolani -. Le Città della Musica parte proprio dall'idea che l'accessibilità all'educazione musicale sia una componente fondamentale dell'inclusione sociale, soprattutto in un contesto come quello dell'apprendimento scolastico”.

Non è la prima volta che Romagna Musica si aggiudica bandi importanti: con il proprio marchio RM Servizi, infatti, da anni si occupa di tutte le fasi previste per la ricerca di finanziamenti, dalla progettazione alla gestione amministrativa, fino alla rendicontazione. Un'opera costante di circolazione di buone pratiche, condivisione delle eccellenze e creazione di modelli di condivisione ha permesso nel tempo alla cooperativa romagnola di accompagnare enti del terzo settore e locali a gestire medi e grandi progetti, facendone funzionare il budget, aumentandone la produttività e riducendone i costi.

“Vogliamo fare da trait d'union tra mondo delle imprese e quello che gravita attorno alla cultura, cercando di portare i principi e le tecniche della gestione aziendale all'interno di un mondo, quello culturale, che talvolta ancora fatica a fare i conti con queste dinamiche - continua Pretolani -. Il nostro core business è permettere ai creativi di creare, offrendo le condizioni perché le idee possano essere replicabili e sostenibili. Il nostro prossimo progetto va in questa direzione: creare un servizio di consulenza ed efficientamento a tutto tondo per le imprese culturali”.

Dedicato in modo prioritario agli Ets è anche Zenit, un nuovo servizio on e offline di comunicazione e di formazione per la promozione della sostenibilità nel settore culturale e creativo, promosso da RM con la Fondazione Entroterre. Romagna Musica è partner per il know-how gestionale e amministrativo, mentre la fondazione si occupa prevalentemente di formazione e progettazione.

Una sorta di cassetta degli attrezzi per le piccole e medie realtà culturali, a supporto della loro crescita, che prova a rispondere a tutte quelle esigenze indispensabili per restare al passo con le trasformazioni in atto.

“Fare cultura, oggi più che mai, significa sì sapersi proporre come partner affidabili e intercettare i giusti bandi, ma anche fare rete, comunicare e mantenere una formazione continua - conclude Pretolani -, soprattutto in un momento come questo in cui gli Enti Locali coinvolgono gli Ets sin dalle prime fasi di ideazione e pianificazione, grazie ai due istituti della co-programmazione e della co-progettazione previsti dal Codice del Terzo Settore.”


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