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'Madre' del Teatro delle Albe debutta a Ravenna a La Stagione dei Teatri


Lo spettacolo con Ermanna Montanari va in scena da giovedì 25 a domenica 28 novembre 
Nella stagione dei teatri 2021-22 del Teatro Alighieri a Ravenna, Ermanna Montanari, Stefano Ricci, Daniele Roccato debuttano con "Madre", da giovedì 25 a domenica 28 novembre, alle ore 21, e domenica alle ore 15.30.

"Madre" nasce dall'incontro di tre artisti dallo stile inconfondibile: Ermanna Montanari, attrice e autrice, Stefano Ricci, pittore e illustratore, Daniele Roccato, compositore e contrabbassista solista. A partire dal poemetto scenico scritto per loro da Marco Martinelli, si confrontano in scena intrecciando gli onirici disegni, realizzati dal vivo di Ricci alle magmatiche sonorità vocali di Montanari e a quelle dolci e lancinanti del contrabbasso di Roccato.

Nel pomeriggio di sabato 27 novembre alle 17 verrà presentato il libro Il teatro nel cinema di Laura Mariani, e alle 18 verrà proiettato il film di Marco Martinelli ER. A latere dello spettacolo sarà allestita presso la galleria Monogao 21, dal 20 al 28 novembre, la mostra di Stefano Ricci Madre. "Madre" è anche il primo spettacolo dell'anta della Stagione denominata MALAGOLA. MALAGOLA è la scuola di vocalità e centro studi sulla voce diretto da Ermanna Montanari con la vicedirezione di Enrico Pitozzi, studioso e docente dell'Università di Bologna. Il progetto raccoglie, a Ravenna, attività dal respiro internazionale tra loro intrecciate: la scuola, gli archivi d'arte e quelli audiovisivi della scena contemporanea, una collana editoriale dedicata, incontri, spettacoli e concerti che si articoleranno tra il Rasi, Alighieri e Palazzo Malagola.

"Madre" ci racconta di un figlio e una mamma contadina: lei è caduta dentro un pozzo. Per disattenzione? Per follia? Per scelta? Non si tratta di un dialogo: è un dittico, composto da due monologhi, lui che la sgrida e va a cercare gli strumenti, argani e moschetti, tubi di ferro e carrucole, la “tecnologia” per tirarla fuori, lei che in fondo, nel fondo di quel pozzo che pare infinito, confessa di non avere paura, di non sentirsi a disagio. Da quel paesaggio desolato si staglia l'allegoria di una Madre Terra sempre più avvelenata, l'incubo di una “tecnologia” che, anziché aiutare con discrezione l'umanità, si pone come arrogante e distruttrice, capace di devastare equilibri millenari.

Nell'intarsio del testo, tra italiano e dialetto romagnolo, emergono due figure in bilico tra la realtà cruda dei nostri giorni e i simboli di un futuro minaccioso e indecifrabile: sembrano emblemi di una fiaba orientale. Tre artisti dallo stile inconfondibile si sono incontrati per creare "Madre": Ermanna Montanari, attrice e autrice, Stefano Ricci, pittore e illustratore, Daniele Roccato, compositore e contrabbassista solista. A partire dalla drammaturgia scritta per loro da Marco Martinelli, si confrontano in scena intrecciando gli onirici disegni live di Ricci alle magmatiche sonorità vocali di Montanari, che dà voce sia al Figlio che alla Madre, e a quelle dolci e lancinanti del contrabbasso di Roccato. 

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