Dal cinema nelle scuole al Meeting di Rimini: Made Officina Creativa cresce con la cultura
Come si sono svolti i laboratori?
“Con i ragazzi abbiamo assistito alla proiezione del film La Strada di Fellini e poi li abbiamo invitati a scrivere una sceneggiatura in cui potessero riversare i propri sogni, le proprie paure, le proprie riflessioni. Poi le abbiamo girate e da ogni classe è emerso un cortometraggio che abbiamo presentato all'interno del festival di cinema La Settima Arte e Industria di Rimini e poi durante due eventi speciali nei cinema di Rimini e Forlì”.
Come hanno reagito i ragazzi?
“È stato un percorso straordinario. I ragazzi oggi hanno dimestichezza con i video, li utilizzano quotidianamente; il fatto di conoscerne il linguaggio è un'efficace presa di coscienza delle sue potenzialità, dei rischi ma anche di come può diventare veicolo per esprimere sogni e paure. Personalmente sono rimasto sorpreso dal desiderio di dialogo che hanno questi giovanissimi che ci vengono dipinti come chiusi e ‘lobotomizzati' dalla digitalizzazione. È evidente che hanno bisogno di comunicare e credo che, laddove ci siano adulti disposti ad ascoltare, possano farlo attraverso le proprie passioni”.
Quali altri progetti avete realizzato nel 2023?
“Siamo stati come ogni anno impegnati per l'organizzazione e la gestione del Meeting di Rimini dove abbiamo avuto occasione di collaborare con attori quali Sergio Rubini, Alessandro Preziosi, Gabriele Lavia, Valter Malosti e su testi eccezionali tra cui anche quelli di Eric-Emmanuel Schmitt, uno dei più importanti drammaturghi contemporanei. Poi abbiamo lavorato su Dostoevskij e Testori, su Moby Dick insieme all'Associazione Ufo di Milano e, ancora, realizzato la terza edizione del Meeting Music Contest insieme a Morgan che ha anche tenuto un laboratorio aperto a 100 ragazzi. Infine abbiamo realizzato uno stage di danza insieme al Caracalla Dance Theatre di Beirut che è stato molto interessante per far passare il messaggio di come l'arte sia in grado di generare incontri e dialoghi tra generazioni e religioni superando la politica e la guerra”.
Siete attualmente al lavoro su qualche progetto speciale?
“Stiamo seguendo un progetto per il Comune e la Diocesi di Rimini sostenuto da tutte le associazioni di categoria del territorio, tra cui Confcooperative Romagna: l'arrivo dei Magi di ispirazione latina. Il 6 gennaio dalle 17 ci sarà una parata popolare con canti, balli e un corteo che partirà dall'invaso del Ponte di Tiberio di Rimini e coinvolgerà i Tamburi Medioevali di Brisighella, gli zampognari di Forlì ma anche una delegazione di boyscout di Rimini. In piazza Cavour ad attendere il corteo ci saranno rappresentanze di tanti popoli del mondo (Perù, Cile, Albania, Nigeria, Argentina, Senegal) che in costumi tradizionali accoglieranno il corteo per poi spostarsi tutti insieme in piazza Tre Martiri dove il “Corone” composto da 60 elementi eseguirà alcuni brani della tradizione europea, sudamericana e africana. L'arrivo sarà al Duomo di Rimini con altri canti affidati al Coro del Tempio”.
A cosa vi dedicherete nel 2024?
“Abbiamo presentato il progetto Cinema nelle Scuole anche per il 2024 e speriamo di poter coinvolgere un numero più ampio di ragazzi. La nostra richiesta è di poterlo realizzare questa volta con circa 400 alunni delle scuole, sempre di Forlì-Cesena e Rimini. Poi abbiamo altri progetti in cantiere: un altro legato al cinema e altri tre per musei multimediali. Poi speriamo di poter portare avanti qualche iniziativa in rete insieme alle cooperative culturali: abbiamo partecipato all'organizzazione e alla realizzazione dell'evento Culturiamo e si è percepito un forte desiderio di ripartenza e di superare con l'arte i ‘volumi' di queste guerre che continuano a occupare i giornali. E poi, come sempre, ci sarà il Meeting”.