Non solo da ottobre a febbraio, ma anche negli altri mesi è possibile reperire sul mercato vivaistico piantine da frutto di varie specie, sia per la coltivazione intensiva, sia per i piccoli impianti. Per saperne di più abbiamo interpellato Roberto Savini, di Dalmonte Vivai, al quale chiediamo come sia possibile questa specie di rivoluzione nel mondo dei produttori delle piantine: “Il commercio delle piante da frutto è tradizionalmente circoscritto al periodo autunno invernale anche perché consisteva nella vendita della piantina estirpata dal terreno e pronta da piantare a radice nuda. Adesso tutto è cambiato in quanto le piante possono essere conservate nei frigoriferi e durare più a lungo, inoltre è cambiata la tecnica vivaistica, che oggi permette di avere piantine pronte in tutto l'arco dell'anno.”
Con quali modalità avviene questo?
“Prendiamo per esempio il kiwi: le piantine si possono trovare anche appena nate, innestate in vaso, possono inoltre provenire dal laboratorio in ogni stagione dell'anno e la stessa cosa può avvenire per i piccoli frutti, per il melograno, il castagno ed altri. Questa è la strada che abbiamo intrapreso come Dalmonte Vivai, tanto è vero che ora il listino dei nostri prodotti è molto diverso da quello che avevamo una decina di anni fa e, soprattutto, la commercializzazione è attiva durante tutto l'anno.”
Il cambiamento è avvenuto anche nella viticoltura?
“Certamente. Il tipico prodotto da vivaio era una volta la barbatella autunnale, pronta per essere impiantata subito, mentre oggi abbiamo anche la barbatella in vaso, prodotta in primavera ed utilizzabile anche fino al mese di maggio.”
A proposito di viticoltura, come è andato il mercato?
“Possiamo dire che si stia concludendo in maniera positiva, con l'attenzione rivolta in particolare sui nostri vitigni tradizionali, come il trebbiano, il sangiovese e il famoso. Per le piante da frutto si sono avute le conseguenze negative della deludente campagna precedente, in quanto le aziende non avevano potuto fare nuovi investimenti; anche per quest'anno si prevede che i bilanci saranno appesantiti dalle conseguenze delle gelate di fine marzo. Del resto anche noi, come vivaisti, stiamo attenti a programmare gli investimenti futuri proprio in virtù di questo fattore. Il mercato di questo settore non è dunque stato positivo, basta guardare i quantitativi di nettarine, pesche e susine venduti oggi, che sono molto inferiori a quelli degli anni d'oro di questi prodotti.”
Ci sono i prodotti cosiddetti “nuovi”…
“Il noce si conferma in bella evidenza un investimento che mantiene valore ormai da alcuni anni. Un'altra coltura che dà soddisfazioni è il kiwi, in tutte le sue varianti e, come abbiamo detto, ha il vantaggio di essere disponibile tutto l'anno. Poi continua l'affermazione del nocciolo, dei piccoli frutti, come mirtillo e lampone; inoltre la nostra azienda, mediante le nuove tecnologie, è in grado di proporre alla clientela ed anche agli stessi vivaisti i portainnesti di tutte le principali produzione fruttifere.”