La cooperazione forestale a tutela del patrimonio boschivo italiano

È questo uno dei principali dati diffusi nei giorni scorsi a Roma durante un evento organizzato da Confcooperative in occasione della Giornata internazionale delle foreste. «Per garantire gli enormi benefici che derivano dalle foreste - ha dichiarato Mario De Angelis, presidente del settore Forestale di Fedagripesca Confcooperative - diventa sempre più imprescindibile una gestione attiva e sostenibile delle aree forestali. Ciò al fine di evitare che il patrimonio boschivo venga abbandonato a sé stesso e riuscire nel contempo ad incrementare le tonnellate di C02 assorbite dalle foreste, che finirebbero altrimenti per contribuire al riscaldamento globale».
Le 107 cooperative forestali associate a Confcooperative, che contano 1.700 soci e 1.000 addetti, operano principalmente nelle aree montane e nelle aree parco e gestiscono attività collegate alla forestazione e alla gestione delle risorse del bosco, alla difesa del suolo, alla prevenzione e alla cura del territorio. Eseguono lavori di protezione ambientale, realizzano progetti e iniziative nell'ambito del turismo ambientale, in collaborazione con i soggetti pubblici e privati, contribuendo così a dare risposte efficaci alle esigenze economiche locali, specie in aree marginali e a rischio abbandono.
Durante l'evento è stato presentato anche il docufilm “Quello che le foreste non dicono” realizzato da Confcooperative con il sostegno di Fondo Sviluppo. La regia del film è di Tancredi Di Paola, giovane regista barese, la sceneggiatura di Luigi Torreggiani di Compagnia delle Foreste.
Quello che le foreste non dicono è disponibile al link: https://youtu.be/LFntuTveS-I