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Control Carbon: lo strumento per dare valore alla CO2 assorbita dalle piante


Control Carbon: lo strumento per dare valore alla CO2 assorbita dalle piante
Pietro Crudele, referente del progetto per Conserve Italia: “Grazie a un semplice tool valorizziamo il carbonio sequestrato nelle coltivazioni permettendo ai produttori di entrare in un mercato quotato”

Trasformare l'anidride carbonica assorbita dalle piante in un prodotto vero e proprio vendibile sul mercato, al pari della frutta e della verdura, nell'ottica di un'agricoltura sempre più sostenibile e al tempo stesso capace di generare un nuovo importante indotto economico per i produttori. È questa l'idea alla base di Control Carbon, progetto promosso da Conserve Italia e co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-20 (PSR), che lo scorso 26 giugno si è concluso dopo quasi due anni di ricerca e sperimentazioni.

Sviluppato in collaborazione con l'Università di Genova, l'Università degli Studi di Milano, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Tetis Institute Srl, il progetto fornisce una strumentazione che consente alle aziende agricole che adottano le cosiddette pratiche di Carbon farming di calcolare l'assorbimento di anidride carbonica da parte di alcune colture (mais dolce, pomodoro da industria, pere), generando “crediti” scambiabili sul mercato volontario dei crediti di carbonio, valorizzando gli sforzi del settore agricolo.

“L'iniziativa pilota che abbiamo portato avanti in questi mesi ha riguardato alcune coltivazioni tipiche del territorio emiliano-romagnolo, in particolare il mais dolce, coltura strategica per le sue capacità di assorbimento di CO2, ma anche il pomodoro da industria e gli alberi da frutto - spiega Pietro Crudele dell'Ufficio Ambiente e Certificazioni di Conserve Italia, nonché referente del progetto -. L'ottimizzazione degli input di natura antropica, unita all'adozione di buone pratiche nella gestione degli impianti, può permettere di neutralizzare il bilancio delle emissioni di gas serra, rendendo queste colture sostenibili dal punto di vista dell'impatto ambientale. In quest'ottica, il sequestro di carbonio nel suolo gioca un ruolo molto importante ed è da qui che prende le mosse Control Carbon, un progetto che vuole trasformare l'anidride carbonica in un prodotto vero e proprio, che genera reddito al pari di frutta e verdura”.

“Con questo progetto gli agricoltori, che rappresentano la base sociale delle cooperative a noi associate, possono finalmente diventare protagonisti attivi della sostenibilità continuando a svolgere il loro lavoro, ossia la coltivazione della terra con pratiche agronomiche virtuose e sempre più attente alla riduzione dell'impatto ambientale - afferma Pier Paolo Rosetti, direttore generale di Conserve Italia -. Ora, grazie a un tool che quantifica la capacità di stoccaggio delle varie produzioni e la relativa quantità di crediti spendibili in un mercato quotato, siamo nelle condizioni di proporre una nuova opportunità per ottenere nuove fonti di reddito facendo al tempo stesso il bene del Pianeta”.


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