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Consorzio Agrario Ravenna: la sperimentazione non si ferma


Consorzio Agrario Ravenna: la sperimentazione non si ferma
L'articolo 3 dello statuto della cooperativa evidenzia come la mission aziendale sia “Contribuire all'innovazione, all'incremento e al miglioramento della produzione agricola”. Numerose e trasversali le azioni messe in campo

L'attività agricola si trova in un periodo di forte cambiamento e in molti hanno definito questa fase come Green Deal,  cioè transizione ecologica. Una nuova consapevolezza ha preso piede: l'importanza dell'agricoltura per la sopravvivenza del genere umano e del pianeta stesso.

La sfida più importante per il settore primario è riuscire a coniugare il rispetto dell'ambiente e della salute delle persone con un livello di produttività economicamente sostenibile. Insomma: produrre di più, perché le superfici agricole continuano inesorabilmente a diminuire, ma con meno mezzi.

Come affrontare questa sfida? Con la ricerca e la sperimentazione. L'articolo 3 dello Statuto del Consorzio Agrario di Ravenna evidenzia infatti questa mission: “Contribuire all'innovazione, all'incremento e al miglioramento della produzione agricola”. A tal fine il Consorzio realizza studi e ricerche, attraverso il centro di saggio, in collaborazione con i tecnici dell'area servizi e sviluppo, e in questi ultimi anni si sono intensificate per l'esigenza del mondo produttivo di risolvere alcune problematiche stringenti (cimice asiatica, forficula auricolaria, maculatura bruna del pero, peronospora della vite, batteriosi e fitoplasmosi, nematodi fitoparassiti solo per citarne alcune).

I progetti di ricerca condivisi sono tra le attività più premianti e stimolanti a cui partecipa il Consorzio insieme a istituti di ricerca pubblici e privati, finanziati da fondi statali (regionali) o europei. Nel gennaio 2024 si è svolto a tal proposito nella sede del Consorzio un workshop relativo a Microfighter, un progetto Life (vedi In Piazza di maggio 2023 ndr), che ha come obiettivo la riduzione dell'impiego di antiparassitari a base di rame. Dopo il primo anno di attività dimostrative, realizzate nel 2023 i risultati delle prove sulla vite sono stati interlocutori, a causa dell'andamento climatico avverso e ben noto del maggio 2023 - con condizioni di pressione della peronospora molto elevate. Nel caso delle prove su olivo rivolte al contrasto della rogna e delle prove su actinidia per il contrasto della batteriosi Psa, i risultati sono stati invece molto incoraggianti e promettenti.

Le attività del Microfighter proseguiranno anche nel 2024 e 2025, con prove che si estenderanno alla fase post raccolta, per valutare gli effetti del biostimolante sulle caratteristiche organolettiche del vino, dell'olio e della passata di pomodoro ottenuti dai campi dimostrativi in cui si utilizzerà questo formulato innovativo. L'auspicio è quello di confermare le premesse positive, dando così ai soci e clienti del Consorzio un mezzo per salvaguardare le produzioni agricole, in linea con le esigenze di salubrità ambientale e del consumatore, e che sia anche tecnicamente ed economicamente sostenibile per l'azienda agricola.


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