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Un 2023 da dimenticare per i cereali di Cesac


Un 2023 da dimenticare per i cereali di Cesac
La cooperativa con sede a Conselice chiude il bilancio in pareggio nonostante le difficoltà dovute all'alluvione e alla primavera piovosa dello scorso anno

La cooperativa Cesac si riunirà in assemblea a fine giugno e, nonostante il terribile 2023, ci sono le premesse per presentare ai soci un bilancio in pareggio.

Il 2023 è stato un anno da dimenticare - sottolinea Michele Filippini, presidente Cesac -. Le incessanti piogge primaverili e le due alluvioni di maggio hanno fatto sì che i raccolti di cereali fossero i più scarsi registrati da Cesac negli ultimi 10 anni, e con una qualità non eccelsa. La cooperativa ha fatto tutto ciò che poteva per ottenere il meglio e l'andamento degli altri settori ci ha permesso di marginalizzare e chiudere il bilancio senza andare in perdita.

Oltre ai cereali, Cesac è impegnata nel settore dei fitofarmaci, dei servizi alle imprese socie e nella ferramenta con il negozio di Conselice. “Questi comparti sono andati bene, per fortuna. Grazie alla rete con la Agriteam, di cui facciamo parte, riusciamo a essere molto competitivi nel campo degli antiparassitari e dei concimi”, continua Filippini.

Per quanto riguarda il 2024 le premesse sono buone ma come sempre bisognerà sperare che il meteo regga fino alla piena maturazione dei cereali e alla loro raccolta. Ad oggi il maltempo non ha colpito i terreni dei soci Cesac, quindi il prodotto ha le caratteristiche per affrontare una buona campagna. “Ci aspettiamo, dopo due anni anomali e disastrosi, di poter affrontare il mercato con un prodotto quantitativamente e qualitativamente buono. Vediamo come si comporterà il mercato dopo i ribassi del 2023 dovuti soprattutto alla presenza del prodotto ucraino”.

Cesac sviluppa 42 milioni di euro di fatturato ed è titolare di 8 stabilimenti (6 in provincia di Bologna, 1 di Ravenna e 1 di Ferrara). Rappresenta 820 soci (di cui 450 conferitori di cereali) e 60 dipendenti. “Ci siamo ripresi molto bene dalla crisi affrontata negli anni scorsi - prosegue Filippini -. Oggi siamo una cooperativa solida, capace di resistere alle incertezze di questi anni e che continua a guardare avanti. Entro la fine del 2024 contiamo di acquisire un nuovo stabilimento ad Altedo. Inoltre stiamo aspettando la conferma di poter realizzare un nuovo impianto fotovoltaico da 870 kWp sul tetto dello stabilimento di Castel Guelfo”.


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