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L'edilizia dopo il lockdown, tra difficoltà burocratiche e famiglie più attente ai servizi delle loro case


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L'impatto reale della crisi si valuterà a lungo termine. Molto dipenderà dall'evolvere della situazione economica nazionale
Rispetto ai settori più colpiti dal lockdown, come la ristorazione o la cultura, l'edilizia ha retto bene il colpo. “L'impatto vero sarà a lungo termine - valuta Riccardo Casamassima, direttore della cooperativa d'abitazione Coabi - e dipenderà dall'evolvere della situazione economica nell'intero sistema-Paese. Storicamente è sempre così, l'ultimo esempio è stato per la crisi del 2007”.

Ciò vale anche a livello locale?
“Certo, anche l'andamento dell'edilizia faentina riflette lo scenario nazionale e internazionale. Le risorse per acquistare una casa, per un privato, dipendono dalle sue condizioni economiche e lavorative, oltre che dalla fiducia nel futuro. Se ci sarà una crisi generale, il settore residenziale terrà solo se riuscirà a proporre immobili di qualità. Tutte le altre soluzioni non saranno più percorribili”.

Per quanto riguarda le questioni tecniche o amministrative?
“Localmente incontriamo difficoltà nel relazionarci con gli uffici pubblici, che sono tuttora chiusi. Il Covid ha aggravato una situazione complessa, che presentava già vari problemi burocratici a livello urbanistico, amministrativo e specialmente fiscale, visto che il tema delle detrazioni è caldissimo. Il quadro normativo pregresso in cui operiamo inoltre non è chiaro né orientato, non si capisce quale sia il progetto che c'è dietro. Lo si vede soprattutto nel recupero dell'esistente, che diventa una corsa a ostacoli”.

Il Decreto Semplificazione del Governo potrebbe aiutare?
“Abbiamo molti dubbi sul fatto che tocchi da vicino l'edilizia locale. Dalla politica abbiamo assistito a grandi proclami, poi non supportati da fatti concreti. Perfino i decreti di rilancio sono ancora privi delle linee guida indispensabili per interpretarli correttamente. Commercialisti, tecnici, imprese: siamo tutti in attesa di capire bene la materia, ma intanto il tempo passa”.

Qualche nuovo progetto all'orizzonte?
“Stiamo valutando interventi sia di costruzione che di recupero. Tra questi ultimi, nella prima periferia di Faenza stiamo approntando dei bellissimi appartamenti con logge, classe energetica A3 o A4, con impianti autonomi, garage, cantina, posto auto, che verranno venduti a 1.700-1.800 euro al mq. Tutti i nostri interventi, da sempre, mettono al centro l'abitabilità: scelta che si è rivelata lungimirante, visto che il lockdown ha cambiato le aspettative delle persone nei confronti delle abitazioni. Un recente studio, infatti, attesta che 1 milione e mezzo di famiglie ora presta più attenzione all'ambiente domestico e cerca case con più servizi. Noi di Coabi continueremo su questa strada a maggior ragione, con tutta la nostra esperienza a supporto”.

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