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Confcooperative Romagna sulla questione del bilancio dell'ASP della Romagna faentina


Confcooperative Romagna sulla questione del bilancio dell
 Le Asp sono nate come aziende multiservizi e, come le imprese, devono garantire economicità e miglioramento della qualità degli interventi attraverso la riorganizzazione dell'offerta pubblica
Confcooperative Romagna interviene sulla questione dei conti dell'ASP della Romagna faentina con l'auspicio di contribuire al dialogo, doveroso, sulla questione dell'economicità dei servizi pubblici socio-assistenziali e sulla necessità che tali servizi siano organizzati nella forma migliore e più efficace per il bene dei cittadini.

Riguardo ai problemi di bilancio dell'ASP della Romagna faentina, che secondo ammissione della stessa sono determinati dai pochi posti accreditati, Confcooperative Romagna intende porre l'attenzione su una questione essenziale: l'accreditamento alle cooperative sociali, introdotto in Regione Emilia-Romagna da quasi 10 anni, nasce con l'obiettivo di fornire ai cittadini la migliore assistenza possibile utilizzando nel modo più efficace le risorse a disposizione.

L'accreditamento richiede precise garanzie di continuità assistenziale, qualità e gestione coordinata dei servizi per ottimizzare le risorse a disposizione degli Enti locali. Quella dell'accreditamento è una scelta lungimirante che si basa sulla positiva esperienza del passato che ha visto ente pubblico e cooperative sociali operare in sinergia dal momento che le cooperative, da tempo, fornivano la stragrande maggioranza del personale delle RSA pubbliche.

L'auspicio è che venga fatta a tutti i livelli una riflessione per promuovere il miglior impiego delle risorse disponibili, per tradurle in servizi ai cittadini e riqualificare le strutture. Il sistema delle ASP a livello regionale intercetta importanti fondi derivanti dalla gestione dei patrimoni e dagli affitti delle strutture pubbliche gestite dalle cooperative. Risorse che oggi sono assorbite dai costi delle Aziende Pubbliche. Utilizzare il più possibile questa ricchezza per dare nuove risposte di welfare è la vera sfida.

In questa direzione il ruolo delle ASP non come enti gestori, ma come strumenti agili di co-programmazione e coprogettazione pubblico-privato.

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