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Nasce la Zona Logistica Semplificata dell'Emilia Romagna


Nasce la Zona Logistica Semplificata dell
È stato deliberato con un Dpcm il provvedimento ideato per stimolare gli investimenti nelle aree industriali e commerciali collegate al Porto di Ravenna

L'Emilia Romagna avrà la propria Zona Logistica Semplificata: a stabilirlo, dopo anni di dibattito politico sul tema, è stato un Decreto della Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) di metà ottobre. La Zona logistica semplificata va a toccare tutte le province emiliano-romagnole e, in particolare, quelle aree dove sono insediate imprese che hanno (o avranno) collegamenti con il Porto di Ravenna.

Essendo l'approvazione della Zls regionale molto recente, mancano ancora molti dettagli applicativi ma con il Decreto Legislativo Coesione è stato esteso alle Zone logistiche semplificate il medesimo credito d'imposta attualmente previsto per le Zes - Zone economiche semplificate.

Le Zone logistiche semplificate vengono istituite laddove è presente uno snodo intermodale, come il Porto di Ravenna, considerato strategico per lo sviluppo dell'economia territoriale. Sono già Zls riconosciute, ad esempio, il Porto di Venezia e quello di Genova. “La Zona Logistica Semplificata dell'Emilia Romagna interessa tutte le province, per un totale di 28 comuni e 4500 ettari di estensione - evidenzia Pier Nicola Ferri, funzionario Lavoro e Servizi per Confcooperative Romagna -. Per quanto riguarda la Romagna sono interessati i comuni di Ravenna, Faenza, Bagnacavallo, Conselice, Cotignola, Lugo, Forlì, Forlimpopoli e Rimini. Le aree sono state identificate sulla base di un ‘collegamento funzionale' con il Porto di Ravenna e rappresentano esclusivamente aree produttive e commerciali”.

Le imprese collocate nella Zls possono godere di agevolazioni in caso di investimenti per l'acquisto di nuovi impianti, mezzi e attrezzature, per l'acquisto di terreni o per la realizzazione di immobili. Sono ammesse tutte le imprese tranne quelle che operano nel settore siderurgico, carbonifero e della lignite, nel trasporto e nel comparto dell'energia e quelle che operano nei settori creditizio, finanziario e assicurativo (sono inoltre escluse le imprese in difficoltà o in liquidazione).

“Erano almeno due anni che attendevamo questa delibera del Governo e c'è soddisfazione da parte del mondo delle imprese - commenta Ferri -. La Zona logistica semplificata è un'opportunità concreta per lo sviluppo delle nostre cooperative e di tutto l'indotto. Se le imprese vengono incentivate a investire si crea un circolo virtuoso e anche il legislatore può valutare più efficacemente in che modo sostenere le infrastrutture che collegano questa zona. Tutta l'economia della regione ne trarrà indubbiamente beneficio”.


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