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La noce di Romagna protagonista della giornata inaugurale del Macfrut 2019


La noce di Romagna protagonista della giornata inaugurale del Macfrut 2019
Aggregarsi per essere competitivi e garantire un prodotto di alta qualità
 La noce di Romagna è stata fra i protagonisti della giornata inaugurale del Macfrut 2019 in corso a Rimini fino a venerdì. Il progetto di filiera IN-NOCE ideato dall'azienda riminese New Factor che ne è capofila e da Agrintesa, è stato presentato nel focus della Regione Emilia Romagna “Il Noce da frutto in Emilia-Romagna. Innovazione e sviluppo della filiera”.
 
Marchio, qualità, efficienza, filiera ed aggregazione: sono queste le parole con cui è stato descritto il progetto, realizzato nell'ambito del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna, e nato con la volontà di fare della Romagna un grande polo italiano della noce di qualità. 
L'accordo prevede che le aziende coinvolte sviluppino insieme la coltivazione del noce da frutto, soprattutto in Emilia-Romagna, oltre che nei territori limitrofi. 
Il polo coinvolto dalla filiera conta 270 ettari impiantati con le varietà Chandler, Howard e Lara (la metà di questi andranno in produzione nei prossimi anni) con l'obiettivo di raggiungere 500 ettari impiantati entro il 2021.
 
“L'ampia partecipazione di oggi mi riempie di soddisfazione perché è la dimostrazione che da quando siamo partiti ed eravamo da soli, è stata fatta molta strada – ha spiegato Alessandro Annibali  AD New Factor e Azienda Agricola San Martino - Certamente il lavoro da fare è ancora molto, ma sono sempre più convinto che la sfida con i competitor la si possa vincere solo facendo sistema e lavorando insieme. New Factor e San Martino da vent'anni credono e investono nella filiera della noce. Il mercato è sempre più interessato al consumo della frutta secca. Insieme siamo più forti e più competitivi”. 
 
“La nocicoltura in Romagna è giovanissima e richiede ancora molto studio. Lavorare insieme aiuta sicuramente ad accelerare i tempi per ottenere buoni risultati – ha sottolineato Cristian Moretti, Direttore Generale di Agrintesa - Il progetto di filiera In-Noce, vuole garantire ai partecipanti la possibilità di poter acquisire sempre più conoscenze, per questo si basa sul confronto aperto, fra produttore e distributore, con gli enti pubblici in un rapporto diretto con le istituzioni, con università ed istituti di ricerca”. 
Un punto di forza del progetto di filiera è sicuramente l'assistenza tecnica affidata ad uno dei massimi esperti mondiali del settore, il dott. Federico Lopez Larrinaga che da oltre 35 anni segue impianti specializzati in Nord e Sud America, Europa dell'Est, Spagna, Portogallo ed ora Italia, grazie all'accordo esclusivo con New Factor e con il gruppo di agricoltori aderenti al progetto In-Noce. Affiancato dall' agronomo dott. Cesare Bendandi, tecnico della San Martino, azienda pilota del progetto, seguono passo a passo gli agricoltori nello sviluppo degli impianti, analizzando e intervenendo in modo tempestivo ed efficace sulle problematiche che di volta in volta emergono in campo. Il noce da frutto è una coltura ancora poco conosciuta ai nostri agricoltori, che tuttavia, grazie alla grande rilevanza che la frutticoltura ha nella nostra regione, riescono velocemente ad apprendere le nuove tecniche spiegate loro da Larrinaga.
Sempre all'interno del progetto di filiera sono stati inseriti e finanziati due importanti progetti di ricerca: uno legato all'utilizzo dell'acqua per l'irrigazione e sulla possibilità di ridurne al massimo l'utilizzo senza per questo compromettere la produzione, condotta dal dott. Stefano Anconelli del CER; l'altro sulla mappatura del territorio della nostra regione per individuare i terreni più idonei alla coltivazione del Noce da Frutto, condotto dalla dott.ssa Carla Scotti di I.Ter. 
I due progetti, partiti nel 2018 proseguiranno anche nel 2019 e 2020.
 
Altro aspetto importante è lo sviluppo congiunto del marketing e della vendita, di cui si fa carico New Factor, azienda specializzata nella trasformazione e commercializzazione di frutta secca da più di 30 anni, presente su tutti i canali distributivi nazionali con il proprio marchio Mister Nut. 
Nel focus al Macrfut si è parlato anche del tema dell'innovazione. Il progetto di filiera infatti assicura alle imprese agricole aderenti, oltre all'assistenza tecnica anche il ritiro del 100% del prodotto, che deve rispondere a severi standard qualitativi. Questo grazie alla presenza di linee 4.0 realizzata da New Factor nell'area dell'azienda agricola San Martino di San Martino in Strada a Forlì.  
Un impianto all'avanguardia con una tecnologia avanzata, con software che permettono un notevole risparmio di tempo nella lavorazione innalzando ulteriormente la qualità del prodotto finale. Fra questi ad esempio controllo ottico della selezione, interconnessione con la rete web aziendale e teleassistenza in remoto, sistema elettronico di calibrazione con selezione qualitativa e merceologica del prodotto finito. Nello stabilimento le noci verdi vengono smallate, essiccate, calibrate e cernite. 
In termini di innovazione, il Piano di Sviluppo Regionale ha permesso inoltre alle aziende aderenti, di compiere importanti investimenti “svecchiando” il parco macchine e investendo in macchinari specializzati indispensabili per la raccolta delle noci. Per quanto riguarda il processo di prima lavorazione, è stato quadruplicato il potenziale, passando da 1000 kg a ora a 4000 kg a ora di prodotto smallato, essiccato, cernito e calibrato.
In una stagione normale, per 45 giorni di raccolta, la nuova linea permette la capacità produttiva di oltre 1500 tonnellate di noci in guscio secche. 
 
Ha aperto i lavori del convegno Simona Caselli, Assessore Agricoltura, Caccia e Pesca Regione Emilia-Romagna. Ha moderato Raffaella Quadretti, giornalista Gruppo Tecniche Nuove.

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