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Apo Conerpo mette in campo un fondo per sostenere gli agricoltori


Apo Conerpo mette in campo un fondo per sostenere gli agricoltori
Drei: "Un doveroso impegno del sistema cooperativo per il settore, ma la situazione resta difficile"
Apo Conerpo, associazione di produttori leader in Europa nella produzione e commercializzazione di frutta fresca e lavorata, ha messo a disposizione degli imprenditori agricoli associati un fondo per sostenere l'acquisto di mezzi tecnici. L'obiettivo è dare un aiuto concreto a chi, a causa della difficile stagione agricola del 2019, si trova ad affrontare un momento di scarsa liquidità. “La campagna è stata disastrosa per il nostro territorio: al difficile mercato estivo ha fatto seguito una sensibile riduzione della produzione autunnale legata a situazioni di natura climatica ma anche al sopraggiungere di forti problematiche di carattere fitosanitario - racconta Raffaele Drei, presidente della cooperativa Agrintesa di Faenza -. In un contesto così difficile, molte imprese agricole stanno attraversando gravi difficoltà economiche e finanziarie ed è per questo che Apo Conerpo e le proprie aderenti si sono poste il problema di come sostenere direttamente le imprese agricole nella ripresa del ciclo produttivo, oltre a impegnarsi a sollecitare tutte le azioni di carattere istituzionale per difendere il settore”.
Queste risorse saranno fondamentali perché le imprese che si trovano in momentanea difficoltà riescano a far fronte alle scadenze pregresse e, contestualmente, possano affrontare gli investimenti necessari per sostenere le campagne future.
Il finanziamento avrà un tasso fisso dell'1,5% e non potrà superare i 3.000 euro per ettaro per le colture pero, melo, susino e pesco-nettarine: “Per usufruirne occorre presentare le fatture di acquisto dei mezzi tecnici necessari alla produzione - evidenzia il presidente di Agrintesa - e altra documentazione aziendale normalmente richiesta per pratiche di finanziamento. La restituzione avverrà nei 4 anni successivi e le rate saranno scalate dal valore dei conferimenti degli anni seguenti”.

Questo progetto di credito è reso possibile dall'esistenza di un sistema organizzato, solido e cooperativo, ed è nato con l'intento di mettere in campo azioni concrete a sostegno di un comparto che ha sofferto troppo negli ultimi mesi e che vede minata la propria stabilità e la capacità di sopravvivenza sul territorio: “Non nascondiamo che siamo tutti molto preoccupati perché le problematiche che abbiamo affrontato sembrano, ad oggi, di difficile risoluzione. Nelle scorse settimane la Comunità Europea ha, di fatto, tolto l'autorizzazione all'uso di alcuni principi attivi, fra cui quello considerato il più efficace contro la cimice asiatica. La rappresentanza italiana non ha raggiunto l'obiettivo sollecitato con ogni pressione possibile da parte del settore ortofrutticolo e cioè di difendere in Europa uno strumento ritenuto indispensabile alla produzione”.
“Oggi possiamo solo confidare in una deroga nazionale solo parzialmente risolutiva. è un fatto che mette in grave difficoltà la nostra frutticoltura e le nostre filiere. Dovremo poi affrontare situazioni che riteniamo profondamente inique e lesive per il settore come la sugar e plastic tax. Questi elementi esasperano il gap competitivo delle nostre produzioni, generando un problema di competitività non da poco se consideriamo che molta della nostra produzione frutticola si confronta in un mercato globale dove sono presenti i prodotti di altre aree produttive che, al momento, non hanno le nostre stesse difficoltà. Purtroppo dovremo andare avanti rinnovando il nostro impegno e augurandoci che il 2020 non sia un altro anno tutto in salita - conclude -”.

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