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Pomodoro, la ministra Bellanova in visita allo stabilimento di conserve Italia a Mesagne: 'Un presidio di qualità e legalità nel territorio'


Pomodoro, la ministra Bellanova in visita allo stabilimento di conserve Italia a Mesagne:
Il presidente Maurizio Gardini: “Siamo al 25% del prodotto lavorato, puntiamo a 55.000 tonnellate in linea con l'anno scorso. Forte impegno sulla filiera etica”
Il 12 Agosto la ministra delle Politiche Agricole, sen. Teresa Bellanova, ha visitato lo stabilimento di Conserve Italia a Mesagne, in provincia di Brindisi dove il Gruppo cooperativo lavora il pomodoro commercializzato principalmente con i marchi Cirio e Valfrutta.

Esteso su una superficie di 46.000 metri quadrati e con 450 dipendenti stagionali assunti per questa campagna, lo stabilimento di Mesagne lavorerà quest'anno 55.000 tonnellate di pomodoro proveniente dai 700 ettari coltivati dai soci produttori di Conserve Italia in Puglia e nelle regioni limitrofe.

“Siamo circa al 25% del prodotto lavorato e la campagna di quest'anno per il nostro sito produttivo di Mesagne si presenta in linea con quella dell'anno scorso - ha detto il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini -. Continuiamo a investire sulla qualità e sull'eticità dei nostri prodotti, anche grazie al coinvolgimento delle nostre grandi Organizzazioni di Produttori ortofrutticole associate del Sud, che sono da anni impegnate nei processi di certificazione etica delle loro produzioni. Stiamo incrementando la quota di raccolta meccanizzata nel Mezzogiorno, in particolare abbiamo promosso la meccanizzazione anche per la raccolta del pomodorino. Proseguiamo inoltre con la valorizzazione del pomodoro pelato di Puglia, valorizzando questa eccellenza regionale soprattutto con il nostro marchio Cirio attraverso la produzione di pelati, polpa fine e salse che riportano in etichetta anche il riferimento territoriale”.

“Ci tenevo particolarmente a fare questa visita – ha esordito la ministra Teresa Bellanova – innanzitutto come ringraziamento a quella filiera agroalimentare che non si è mai fermata nemmeno quando abbiamo dovuto bloccare il Paese nel momento più difficile dell'emergenza Covid-19. Qui ci sono donne e uomini che hanno continuato a lavorare in sicurezza, assicurando la produzione di cibo sano e di qualità per le nostre tavole”.

“Spesso – ha aggiunto la ministra - sento parlare di filiere sporche, ebbene lo dico con chiarezza: non esistono filiere sporche, ma aziende che non rispettano le regole a differenza di tante altre. Conserve Italia lo dimostra: in questo territorio rappresenta un presidio di qualità e legalità, un'Azienda che rispetta e riconosce i diritti dei lavoratori e continua a stare sul mercato con grande impegno, distribuendo ricchezza nel territorio. Ricordiamoci che le eccellenze del Made in Italy hanno un costo, lavorare nel rispetto delle regole e dell'ambiente assicurando l'eticità dei prodotti richiede un impegno che tutta la filiera deve sapere riconoscere. Dobbiamo lavorare tutti per trasmettere questo fondamentale messaggio ai consumatori”.

“Da qui – ha concluso la ministra – dobbiamo infine lanciare un grande messaggio indirizzato soprattutto alle donne e ai giovani del Mezzogiorno: l'agricoltura e la filiera agroalimentare rappresentano una grande opportunità di lavoro e di sviluppo, sono il futuro di questa terra”.

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