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sabato 26 Aprile, 2025

Bagnacavallo Energia a pieno regime

Bagnacavallo Energia a pieno regime

L'impianto per la produzione di energia elettrica da biogas coinvolge 60 aziende agricole per un totale di 400 ettari di terreni

C’è soddisfazione per i risultati raggiunti dall’impianto di produzione di energia elettrica da biogas di Villa Prati: “E’ in piena attività da circa un anno e mezzo con una resa media che si aggira intorno al 98/99% – sottolinea Mauro Ricci, presidente di Bagnacavallo Energia, la cooperativa agricola che ha dato vita al progetto -. Quest’anno poi siamo particolarmente soddisfatti perché, dopo un paio di annate non troppo positive, si è chiusa un’ottima campagna a mais ceroso, il prodotto conferito per la produzione dell’energia elettrica.”
L’impianto di Villa Prati, inaugurato ufficialmente il 27 aprile ma attivo dallo scorso anno, è infatti alimentato dal mais ceroso prodotto dai soci delle cooperative che hanno aderito a Bagnacavallo Energia (Comacer, Agrisol, Propar e Csa di Bagnacavallo, Cesac di Conselice e una decina di aziende agricole socie dirette): “Il progetto – continua Ricci – coinvolge annualmente 60 aziende agricole per una superficie complessiva di circa 400 ettari. L’alimentazione giornaliera dell’impianto è di 400 quintali di mais che permettono di produrre 999 kilowatt di energia elettrica all’anno.”
Una vera e propria rete tra cooperative nata per rispondere alle esigenze degli agricoltori del territorio basso romagnolo: “Bagnacavallo Energia nasce 5 anni fa per ‘mettere a frutto’ il prodotto coltivato in alternativa alla barbabietola da zucchero, abbandonata a causa della chiusura degli zuccherifici – racconta il presidente -. Il mais ceroso è un buon prodotto da inserire nella rotazione dei terreni e, in questo modo, viene valorizzato al meglio.”
Il socio infatti, tramite la propria cooperativa, conferisce direttamente a Bagnacavallo Energia. Il trasporto e la raccolta sono a carico della nuova cooperativa riducendo al minimo i costi colturali: “Il prodotto viene gestito a conferimento con due acconti e il saldo a chiusura bilancio – specifica Mauro Ricci -. Ovviamente il tutto è al netto dei costi di trasporto e raccolta, un vantaggio per l’azienda agricola cui si aggiunge la distribuzione, completamente gratuita, del digestato.”
Si tratta del prodotto “residuo”, quello da cui è già stato prelevato il gas per la produzione dell’energia: “Ciò che rimane è un ammendante agricolo, molto utile per la concimazione dei campi dedicati a qualsiasi coltura (orticola o cerelicola), soprattutto estensiva – continua Ricci -. Anche questo servizio è completamente gratuito per l’azienda agricola e, già da quest’anno, ne stiamo vedendo gli ottimi risultati sia in termini produttivi che economici perché i soci hanno dovuto integrare questo ammendante con pochissima concimazione.”

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