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Agrintesa, Alegra, Brio e Valfrutta Fresco donano 150.000 euro alla Protezione Civile


Agrintesa, Alegra, Brio e Valfrutta Fresco donano 150.000 euro alla Protezione Civile
La cooperativa ortofrutticola e le società commerciali hanno deliberato uno stanziamento per l'acquisto di strumenti essenziali alla lotta contro l'epidemia
Un gesto concreto e tangibile, reso ancora più importante dal contesto in cui avviene: Agrintesa, cooperativa agricola romagnola con sede a Faenza (RA) e le tre società commerciali di riferimento Alegra, Brio e Valfrutta Fresco (business unit di Apo Conerpo), in rappresentanza di tutti i dipendenti e dei soci produttori concentrati principalmente in Romagna ma presenti su tutto il territorio del Paese, hanno deliberato lo stanziamento complessivo di 150.000 euro a sostegno delle attività della Protezione Civile Nazionale, in prima linea nella lotta contro l'epidemia di Coronavirus.

Una cifra importante che arriva in un momento di grande difficoltà e straordinarietà per il mondo ortofrutticolo nazionale e romagnolo in particolare: ad aggravare una situazione di emergenza, in cui Agrintesa e le società commerciali sono impegnate nel gestire un difficile equilibrio fra sicurezza dei propri soci e dipendenti e la necessità di continuare a fornire prodotti alimentari essenziali per la popolazione, sono giunte le gelate del 24 marzo che hanno messo in seria difficoltà numerose aziende agricole.

Ciononostante, consci della gravità della situazione e dell'immenso sforzo messo in campo da tutti gli operatori sanitari, assistenziali e della sicurezza per la tutela della salute di tutti i cittadini, Agrintesa e le società Alegra, Brio e Valfrutta Fresco impegnate nella commercializzazione dei prodotti, in rappresentanza di soci, dipendenti e fornitori hanno deciso di dare un ulteriore contributo concreto, stanziando una cifra importante a sostegno della Protezione Civile Nazionale.

I 150.000 euro messi a disposizione della Protezione Civile sono stati depositati nella mattina del 30 marzo e saranno immediatamente disponibili per l'acquisto di attrezzature e presidi essenziali per fronteggiare l'emergenza.

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